lunedì 12 gennaio 2009

LA BELLEZZA DI ANIMARE PERSONE IN DIFFICOLTA'


Volevo proporre oggi nel mio blog quanto bello e profondo può essere un'esperienza di animazione con le persone in difficoltà. L'ispirazione a questo intervento mi è venuta dopo l'esperienza che ho vissuto una Domenica di questo mese all'O.P.S.A. (Opera provvidenza Sant'Antonio) di Padova, l'Opsa è una grandissima casa di accoglienza per persone con problemi mentali, qui dal 1950 migliaia di persone sono state ospitate e "coccolate" come figli quasi dispersi. Alcuni giovani animatori, tra cui io, hanno voluto passare una Domenica a disposizione del prossimo. Spesso ci annoiamo perchè non sappiamo cosa fare la domenica pomeriggio, bè queste persone ti fanno capire che con loro non ci si annoia, anzi si va a casa con un'esperienza maggiore e con una forza grande nello spirito. Nonostante le difficoltà queste persone ti fanno capire quanto bella e semplice è la vita, che basta un banale sorriso per stare bene e cambiare una giornata, tante volte questi sorrisi da parte di persone in difficoltà ci fanno capire che forse gli "anormali" siamo noi che dovremmo imparare a vivere.

Detto questo avrei un monito da regalare: RAGAZZI DI TUTTO CIO' DI CUI NON CI SI PUò ANNOIARE LA PRIMA COSA E' SICURAMENTE AIUTARE IL PROSSIMO.

2 commenti:

Mari ha detto...

Ho avuto anch'io, più volte, la possibilità di entrare in questa grande casa, in questa grande famiglia. Ogni volta è una nuova scoperta, un insieme di emozioni anche difficili da spiegare e tutto questo grazie a persone speciali. Sì, io li considero così, perchè guardano oltre i problemi fisici; trasmettono una gioia immensa; sulle loro labbra non manca mai il sorriso. Ho un ricordo bellissimo di una celebrazione eucaristica, resa così grande dalle loro voci e dalla voglia di cantare al Padre...sì,perchè forse sono degli angeli tra noi!

Giugia ha detto...

Ciao Thomas!
Il tuo post mi ha colpita perchè mi ha fatta riflettere sulla mia scelta universitaria...
Leggendolo, ho realizzato che, la scelta di esser educatore, di lavorare con e per gli altri l'ho presa all'età di 12 anni, in seguito ad un'esperienza proprio all'OPSA.Sono anni oramai che mio padre lavora in questa struttura e un giorno mi ha chiesto di far compagnia ad una ragazzina della mia età, Manuela. Ero preoccupata all'inizio...la ragazza non camminava, avanzava sul tappetone facendo forza sulle braccia...non parlava, emetteva solamente mugolii e suoni confusi...Credevo di non essere in grado di "farla star bene", avevo paura di farle del male, tanto era fragile...
Morale della favola, sono tornata da lei più volte nel corso delle settimane seguenti. Non facevamo nulla di "super"...le facevo battere le mani, accarezzare i peluches, le raccontavo filastrocche...ma quanto si divertiva!!
E la cosa più assurda era che trascorrendo del tempo con lei, tornavo a casa più carica, più forte! Sono arrivata al punto di sognare il nostro incontro settimanale per star bene, per ricaricarmi!
Io, ragazzina "normale" per la società, avevo bisogno di una ragazzina "anormale" per sentirmi viva!!
Il tuo post si intitola "La bellezza di animare persone in difficoltà"...
Manuela mi ha lasciata parecchi anni fa'...ma ha lasciato un segno su di me e questo segno si manifesta nella mia scelta universitaria! La cosa più strana è che questo titolo, il titolo del tuo post, appartiene a lei...Non sono io che ho animato e amato una persona in difficoltà, non sono io che ho scelto di amarla...lei ha scelto me! La persona in difficoltà ero io...io che non avevo ancora scoperto che gli angeli esistono davvero!